Agorà #0 - Evoluzione tecnologica vs. esperienza di gioco |
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Agorà #0 - Evoluzione tecnologica vs. esperienza di gioco |
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#1
Monday 16 March 2015 - 15:58
Lo staff di Go!PSP.it è lieto di annunciare l'inizio di un nuovo progetto: è con piacere che vi do il benvenuto in Agorà: uno spazio in cui, a cadenza regolare, verranno introdotti e trattati temi di particolare interesse e rilievo inerenti al mondo dei videogiochi. L'idea alla base di questa nuova iniziativa è quella di analizzare e discutere, in modo più approfondito, quelli che sono gli usi e costumi dell'universo dei videogiochi, i cambiamenti e le innovazioni, ma anche i problemi e le falle di un mondo che sta diventando, col passare del tempo, sempre più complesso. Siete tutti invitati a partecipare e confrontarvi, esponendo le vostre idee e offrendo il vostro prezioso punto di vista. Tutto ciò che vi ricordiamo è che il confronto va sempre mantenuto su toni civili e che non saranno ammesse wars di nessun genere. Sperando dunque di farvi cosa gradita, vi introduco senza indugi al primo argomento scelto. Evoluzione tecnologica vs. esperienza di gioco CITAZIONE L'evoluzione tecnologica subìta dalle consoles negli ultimi anni ha portato, senza dubbi, molte migliorie nell'ambito dell'esperienza videoludica; ma è altrettanto vero che alcuni problemi, prima inesistenti, sono ora all'ordine del giorno per tutti i possessori di una console di ultima generazione. Se è vero che le consoles si contrapponevano un tempo ai PC, offrendo un'alternativa videoludica differente e decisamente più immediata; le similitudini oggi sono più numerose delle differenze: ci troviamo, infatti, davanti a scocche piuttosto ingombranti, giochi e sistemi operativi poco stabili e che richiedono continui aggiornamenti, caricamenti lenti e tempi di installazione lunghissimi, dispositivi rumorosi e che spesso riscontrano problemi di surriscaldamento. Tutte caratteristiche che un tempo non riguardavano le consoles (salvo qualche rarissimo caso), ma che oggi sono imprescindibili e pressochè inevitabili. Si tratta di devices di design, che strizzano l'occhio sempre più all'home entertainment a trecentosessanta gradi, piuttosto che al semplice atto di giocare; una via di mezzo tra console e media center che rischia di non riuscire bene nè in uno nè nell'altro compito. Naturalmente, come affermato all'inizio, sono presenti anche lati positivi generati da questa evoluzione: possibilità grafiche mai esplorate prima, controlli innovativi, streaming delle proprie sessioni di gioco online o su altre consoles, tutte features impensabili solo una decina di anni fa. Eppure si ha l'impressione che l'ago della bilancia penda a favore dei difetti, quasi a voler indicare un deciso passo indietro, anzichè un vero e proprio innovamento volto a migliorare l'esperienza videoludica. Da qualunque prospettiva si osservi l'attuale situazione, risulta oltremodo lapalissiano che le console intese come semplici dispositivi da gioco siano ormai definitivamente scomparse, costrette ad abdicare in favore delle loro discendenti, più performanti ma allo stesso tempo più complesse e meno pratiche. Le domande che sorgono da una simile riflessione sono indubbiamente molte, ma una spicca prepotentemente sulle altre: quanto e come ha influito e influisce questo cambiamento sull'esperienza ludica del videogiocatore? Testi scritti da Kieriko per Go!PSP.it La riproduzione degli stessi, senza il consenso dell'autore, è severamente vietata al di fuori di GbaRL.it e Go!PSP.it. |
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#2
Tuesday 17 March 2015 - 09:23
Se vi dovesse servire un supporto potrei essere disponibile! Mi diverto a provare tutte le evoluzioni ludiche. Nell'ultimo periodo mi sono fatto un caschetto per realtà virtuale con il cardboard e mi ci sto divertendo non poco! Se si volesse parlare anche di queste evoluzioni tecnologiche mi sento sicuramente un precursore in materia. -------------------- http://frantrek.blogspot.com/ , i viaggi di un giovane ingegnere! |
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#3
Tuesday 17 March 2015 - 09:29
Ogni idea ed esperienza è ben accetta, ma nel frattempo ci farebbe piacere sapere qual è il tuo punto di vista (e quello di chiunque stia leggendo) sull'argomento proposto.
-------------------- "I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac-Man avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva." - Kristian Wilson, Nintendo Inc. [A.D.1989] "See, there were these two guys in a lunatic asylum..." |
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#4
Tuesday 17 March 2015 - 13:20
L'evoluzione tecnologica ha portato tante belle cose, ma purtroppo anche di lati negativi che ne sono diversi. Primo fra tutti la possibilità di aggiornare giochi e console in qualsiasi momento tramite patch, che è sì comodo, però nel tempo se ne è abusato troppo e praticamente siamo diventati dei beta tester paganti. Basti vedere il lancio di PS4 con un FW a dir poco acerbo e i molteplici D1 di giochi blasonati che hanno puntualmente problemi e diversi GB di patch già da subito. Le funzioni media center invece le ho sempre apprezzare, specialmente in ambito Sony, visto che di fatto fin dalla PS1 le ho utilizzate abbastanza e si sono rivelate un "plus" gradevole. Resta sottointeso che deve rimanere una cosa secondaria e la priorità va ai giochi e alle funzionalità gaming. Il vero problema dell'evoluzione tecnologica credo però sia da imputare ai costi di sviluppi troppo elevati per i VG, che hanno portato ad un calo drastico di progetti coraggiosi ed hanno come conseguenza aperto le porte agli INDIE. -------------------- |
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#5
Tuesday 17 March 2015 - 15:49
Se anni fa tutti avremmo pensato che i PC avrebbero acquisito l'immediatezza delle console, ecco che invece abbiamo avuto l'inversione della tendenza. Le comodità di Patch e aggiornamenti firmware sono stati abusati dai vari produttori fino ad appiattire la sottile ma grande differenza fra le due piattaforme. Mi ricordo Tomb Raider 2, uscito su console con piccolissimissi difetti che, nella sua versione PC erano stati risolti, lasciando così la sola differenza dell' "Insert & Play" a favore della console a fronte di una maggior qualità grafica per i PC. Questi erano infatti due aspetti peculiari delle rispettive piattaforme. Adesso abbiamo Console e relativi giochi che si aggiornano come i PC, e su PC porting degli stessi giochi per console che molto spesso non offrono niente di più essendo miseri porting di codice. Aggiungendoci poi l'uso estremo di DLC a pagamento, trasformazione della famosa "tassa per l'usato" dove vendendo un gioco monco su disco qualsiasi contenuto teso a completare il gioco rimane vincolato alla persona "obbligando" l'eventuale successore del disco a comprare gli stessi oggetti per godere a pieno del prodotto acquisito. Pertanto, in un industria trainata dal profitto (come tutte o la maggior parte del resto), l'aspetto della praticità è secondario rispetto al poter generare entrate extra, evolvendo anche questa "feature" a portare prodotti non finiti usando i primi acquirenti come beta tester a pagamento (come il citato esempio della recente PS4, ancora carente di molte caratteristiche presentate molto tempo fa). Poi, riguardo alla dimensione dei dati da scaricare, questo è proporzionale alla velocità delle connessioni stesse e della capienza dei dischi, tralasciando poi che in paesi dove la connessione è fallace e deficitaria come il nostro, rende ancor più frustrante il godere a pieno di quello che tutto sommato è un gioco. Ad oggi, l'unica cosa che rende il PC superiore alle console è il prezzo dei giochi in digitale, dove piattaforme come Steam, Himble Bundle e simili rendono molto più economico giocare a fronte magari di un hardware leggermente più costoso ma pur sempre aggiornabile. E dove anche il parco software permette un utilizzo a 360° della macchina, mentre su console si è spesso vincolati a precise scelte del produttore (DLNA su PS4 ad esempio). Come influisce tutto questo? Semplice, aumentando solo la frustrazione nell'utilizzo del prodotto finale. Essendo comune a tutte le piattaforme di gaming, il giocatore si troverà le stesse problematiche sia che impugni un mouse o un pad. Portando anche prodotti che puntano su un utilizzo ripetitivo di poche features, come il multiplayer. Sembrano lontani i tempi in cui i Call Of Duty raccontavano una storia lunga e complessa, mentre adesso abbiamo single player da meno di dieci ore e un multiplayer affollato ma che, se ci pensate bene, richiede molta meno cura di una campagna in singolo duratura e ben studiata. -------------------- |
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#6
Tuesday 17 March 2015 - 17:19
@Johnny Ego: Io son un misantropo-videoludico convinto, per cui non credo di essere il più indicato a fare questo commento, ma non credo che sviluppare una modalità multiplayer "fatta bene" sia molto meno esosa, in termini di risorse impiegate, di un singleplayer. Vero che una non dovrebbe escludere l'altra (ma anche no), ma altrettanto lapalissiano che un archetipo di utente come il mio mai dovrebbe prodigarsi in un acquisto di tale risma (sto parlando de "Colodiuti ed i suoi fratelli orgiasticamente sparacchini")... viceversa evito di mostrare a certi miei amici granparte dei giochi che piacciono a me: vagli a spiegare che "no, si gioca unicamente da soli". Per cui, fondamentalmente, credo che il tuo esempio sia valido solo in parte: è vero che il rischio economico troppo elevato ha appiattito le esperienze e fatto proliferare la delirante pratica de " la patch del dayone", ma onestamente credo che nulla (o quasi, e sia) abbia da condividere con la destinazione di risorse verso modalità di gioco ben specifiche. Messaggio modificato da Uriel7 il Tuesday 17 March 2015 - 17:21 -------------------- |
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#7
Tuesday 17 March 2015 - 17:42
Uriello, il mio discorso era da intendersi che svilppando il multiplayer non ti devi preoccupare di trame, eventi scriptati o simili. La ricetta è sempre la stessa e il gioco è ripetitivo in se, quindi non bisogna neanche preoccuparsi della rigiocabilità del single.
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#8
Wednesday 18 March 2015 - 09:11
Beh, ma immagino che per riuscire ad imporsi un "qualcosa in più" deve pur esserci: per esempio l'introduzione di nuove modalità competitive e/o cooperative, oppure il bilanciamento delle classi e delle armi so che è un punto su cui molti sono intransigenti e non credo sia una bazzecola da ottenere, ecc... Voglio dire: di cose su cui lavorare ce ne sono un sacco, sicuramente meno evidenti e molto più sottili di un bel momentone scriptato, ma probabilmente più determinanti (indi delicate) per quel settore ludico. In ogni caso temo ti stia trascinando in un off-topic da paura, sorry! -------------------- |
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#9
Wednesday 18 March 2015 - 10:42
In realtà in merito a questa Agorà non mi è chiaro una cosa... Cioè Agorà è questo post del forum? Lo 0 nel titolo immagino sia riferito ad una specie di introduzione. Quindi se ho capito bene arriveranno altri post in cui discutere dell'evoluzione del videogame. Voi lancerete un titolo, un tema o qualcosa di simile e potremo confrontarci? Se questo (diciamo) numero 0 è per sondare l'interesse ad una rubrica del genere, be il mio c'è Se questo numero 0 è già per iniziare a parlare allora non ho ben capito il tema centrale del numero 0 -------------------- http://frantrek.blogspot.com/ , i viaggi di un giovane ingegnere! |
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#10
Wednesday 18 March 2015 - 12:26
Quotando il primo post: CITAZIONE l'inizio di un nuovo progetto: è con piacere che vi do il benvenuto in Agorà: uno spazio in cui, a cadenza regolare, verranno introdotti e trattati temi di particolare interesse e rilievo inerenti al mondo dei videogiochi. -CUT- Sperando dunque di farvi cosa gradita, vi introduco senza indugi al primo argomento scelto. Evoluzione tecnologica vs. esperienza di gioco Mi sembra abbastanza chiaro, Agorà è uno spazio che verrà riproposto a cadenza regolare (quindicinale per essere precisi) nel quale ogni volta verrà introdotto un argomento diverso del quale discutere. E l'argomento di questa occasione è quello in blu. -------------------- "I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac-Man avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva." - Kristian Wilson, Nintendo Inc. [A.D.1989] "See, there were these two guys in a lunatic asylum..." |
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#11
Wednesday 18 March 2015 - 12:49
Ok, scusa, avevo male interpretato!
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#12
Wednesday 18 March 2015 - 13:03
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#13
Wednesday 18 March 2015 - 15:38
Un cancro dell'attuale situazione è assolutamente ben spiegato da questa striscia di zerocalcare (non so se lo leggete): http://www.zerocalcare.it/2014/08/25/la-re...estiny-per-ps4/ Il caricamento una volta era un attimo di riflessione, quella schermata nera in cui quasi ti specchiavi. Ora ce ne sono assolutamente troppi e devo dire che comunque a prescindere dalla velocità di connessione sono un fastidio di questa epoca. Questo secondo me incide sull'esperienza di gioco nel senso che spesso mi passa la voglia. Un altro tema che mi viene in mente è la troppa disponibilità di videogiochi. L'equilibrio lo avevo trovato ai tempi della playstation 2, sia per tempo da dedicare a un videogioco sia per tempo a disposizione. Mi spiego meglio, al giorno di oggi, tra offerte del psplus, humble bundle, amazon app del giorno, sconti da store digitali e compagnia, compro/possiedo un sacco di giochi che ancora non ho iniziato. Ho una collezione di arretrati pazzesca. Ho comprato metal gear hd collection per psvita più di un anno fa, come primo gioco psvita, e ancora non l'ho iniziato. Non posso di certo accusare l'abbassamento dei prezzi, quello ben venga, ma in questa epoca solo io ho il problema di avere troppa scelta a disposizione? Vero che sono molto più impegnato di quando avevo 15 anni, però, insomma, mi chiedevo se sono l'unico a trovarsi in questa situazione o se avete problemi analoghi anche voi, e se lo ritenete effettivamente una caratteristica di questa epoca videoludica o se è solo un mio problema. PS: Non so se sono andato troppo OFF-TOPIC -------------------- http://frantrek.blogspot.com/ , i viaggi di un giovane ingegnere! |
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#14
Thursday 19 March 2015 - 10:38
La tua è una situazione comune... Io su STEAM ho 200 arretrati, alcuni AAA come The Witcher o Mass Effect, poi anche una valanga di Indie. Su PSV ho sfruttato la chiusura di un Gamestop e tra cartucce e ps+ ho molta roba. L'offerta non manca di certo, ma questo spero sarà uno dei prossimi argomenti. Ritornando in tema, mi ricordo come Tomb Raider 2 caricava solo fra un livello e un altro, ma comunque in meno di due minuti già smadonnavi fra un salto ed una sparatoria. Da questo lato i free roaming (genere sempre più popolare) offrono più soddisfazione, ad esempio ieri ho giocato finalmente a Shadow Of Mordor su PS4 e mi sono divertito molto. Credo sia uno di quei pochi titoli dove l'evoluzione tecnologica ha permesso una migliore esperienza di gioco. Deprimente è, come ho detto prima, il dilagare dei DLC, piaga introdotta dalla stessa evoluzione. Bisogna dire però che la PS4 installa da disco molto più rapidamente di PS3 ed il download della patch in background mi ha restituito una buona esperienza con meno di 5 minuti per poter giocare e avere il gioco patchato il giorno successivo. Questo però vale nel caso in cui il gioco non abbia gravi bugs all'uscita, come nei casidi AC Unity e Watch Dogs, giochi usciti frettolosamente e resi giocabili solo molte settimane dopo. PS4 quindi sembra aver riportato più verso l'immediatezza tipica della old-gen fino a PS2. La funzione Riposo con download è stata una buona scelta dove si accorciano molto i tempi di aggiornamento di giochi e console. -------------------- |
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#15
Thursday 19 March 2015 - 15:42
Mi soffermo solo sulla domanda e anch'io sono d'accordo e penso che l'esperienza ludica è diventata più frustrante.. Però la colpa non la voglio attribuire solo ai produttori, in parte è anche legata ai consumatori! Dal momento in cui il mercato ludico produce dei fatturati da capogiro è opportuno valutare delle norme ben precise che tutelino la qualità dei prodotti.. Se però queste regole non vengono pattuite chi produce può far quello che vuole. Non trovo corretto il rilascio di videogiochi in fase ancora sperimentale! Su questo bisognerebbe farsi rispettare ma a quanto pare a nessuno frega nulla! Anzi tutti pronti a pre-ordinare il nuovo COD di turno -------------------- |
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#16
Saturday 21 March 2015 - 12:55
Esprimo la mia su questo argomento. È fuori discussione che ci siano molte migliorie dovute all'evoluzione tecnologica, penso che su questo si possa essere tutti d'accordo. Il punto cruciale però, a mio avviso, è che sono state in ambiti che sono sicuramente importanti, ma non fondamentali. Da bambino, per me, console significava immediatezza: le uniche due azioni che dovevo compiere per iniziare una partita, appena rientrato da scuola, erano inserire cassetta/disco e schiacciare il tasto di accensione, poi faceva tutto (e rapidamente) la console. Non dovevo attendere caricamenti lunghissimi, non dovevo affrontare problemi di stabilità o bug, nè fare affidamento su una connessione internet a banda larga. Era gioco, niente di più, niente di meno. Oa prima di iniziare una partita devo mettere in conto almeno cinque minuti tra accensione, avvio, caricamento iniziale del gioco e caricamento della partita. Cinque minuti non sono un'eternità e chiunque può attenderli a fronte di una sessione di gioco di magari un'ora o due, ma se l'intento è fare due round a tal picchiaduro, una gara a tal gioco di corse o simili, comincia ad essere fastidioso e, come bene avete detto, frustrante. Senza considerare che ogni tot giorni c'è un aggiornamento, che sia di sistema o di gioco, che porta via una media di dieci minuti (nel migliore dei casi). Capisco che, attualmente, non sia facile ridurre questi tempi (o forse non c'è la volontà di farlo), e sicuramente da ragazzini si aveva più tempo e magari pesava di meno, fatto sta che tutto ciò pesa (a chi più, a chi meno) questa situazione. In questo senso io credo che siano stati fatti dei netti passi indietro nell'esperienza di gioco, intesa come esperienza di gioco elementare. Mi diverto lo stesso, capiamoci: sfruttare le nuove features è piacevole, poter salvare i propri progressi senza l'utilizzo di memory card è una conquista (sebbene da nostalgico mi manca il "feticcio" su cui appiccicare gli adesivi che trovavo nel PSM) alcuni giochi visti negli ultimi anni sono capolavori d'arte che mai ci saremmo sognati da bambini, quando le tette quadrate di Lara erano il massimo del godimento visivo. Insomma, ci sono pro e contro, ma forse perchè sono abituato bene, forse perchè penso che le cose fondamentali nell'esperienza di gioco siano altre, o forse ancora perchè i pregi non li vede mai nessuno ma siamo tutti buoni a vedere i difetti, non riesco proprio a farmi piacere questo lato macchinoso della next-gen. Vi inviterei a cercare di rimanere in topic, Agorà è appena all'inizio della propria vita e ci sarà spazio per trattare gli argomenti più disparati, statene certi. -------------------- "I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac-Man avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva." - Kristian Wilson, Nintendo Inc. [A.D.1989] "See, there were these two guys in a lunatic asylum..." |
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