[RECENSIONE] [PS4] The Order 1886 |
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[RECENSIONE] [PS4] The Order 1886 |
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Messaggi: 947 Iscritto il: Mon 3 October 2011 - 11:31 Da: Roma Utente Nr.: 7,650 Playstation Network TAG: Arthas2812 Feedback: 0 (0%) |
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#1
Thursday 12 March 2015 - 12:31
> LINK COMMENTI < Introduzione È un film o un videogioco? Vi sono solo scene? È uno sparatutto? Si sono ispirati ai titoli di Quantic Dream? Queste erano alcune delle domande più popolari alla presentazione all'E3 di una nuova IP per PlayStation 4, The Order 1886 faceva così il suo debutto, creando confusione tra i videogiocatori che erano da un lato incuriositi e dall'altro perplessi per via dei molteplici filmati in computer grafica e della poca dimostrazione di gameplay. Con il passare del tempo ed il susseguirsi di nuovi trailer, il titolo di Ready At Dawn stava prendendo forma e tra un'ambientazione steampunk, licantropi e vampiri si intravedeva una grafica mozzafiato, una trama intrigante e cosa altro? Molto era ancora velato e le critiche cominciavano già ad affossare il titolo. I paragoni con titoli come Gears of War erano all'ordine del giorno, improvvise lamentele riguardanti la durata del titolo e della linearità degli scenari rendevano la casa sviluppatrice basita per le eccessive anteprime negative. Noi di Go!PSP.it lo abbiamo giocato a fondo, con occhio oggettivo, andando ad analizzarlo punto per punto. Trama da Oscar "Ti nomino cavaliere della tavola rotonda!" Artù, i cavalieri della tavola rotonda, il santo graal, i licantropi, i vampiri, Nikola Tesla, Londra steampunk... Possono queste cose convivere? Sembra un enorme calderone di idee senza alcuna connessione. Ready at Dawn, tuttavia, è riuscita ad amalgamare tutte queste storie in una trama tutt'altro che scontata e che ne fa il punto di forza di The Order 1886. Andiamo con ordine partendo dal principio. Il gioco narra le vicende di Artù ed i cavalieri della tavola rotonda in eterna lotta contro i mezzosangue, o lycan che dir si voglia, creature metà umane e metà lupo che creavano scompiglio e tumulti nella vita dell'uomo ordinario. L'ordine arturiano riusciva a fronteggiare la minaccia grazie alla "linfa nera", un liquido proveniente direttamente dal santo Graal che permetteva ai cavalieri di guarire dalle ferite più profonde, fino a renderli totalmente indifferenti al passare degli anni. Si arriva così all'anno da cui il titolo prende il nome, il 1886, in piena rivoluzione industriale londinese dove il nostro protagonista entrerà in scena. Fin dall'inizio interpreteremo Sir Galahad, cavaliere dell'ordine della regina accompagnato dal suo amico e mentore Sir Parceval. Il titolo di cavalieri viene ereditato al momento della morte in battaglia di un altro cavaliere abbinato al nome di uno degli eroi seduti alla tavola rotonda nel passato. Il nostro eroe non sarà solo, ed oltre al sopracitato Parceval, sarà accompagnato da Lady Igraine, allieva dello stesso Galahad, e dal Marchese Lafayette. Come possiamo intuire Ready At Dawn ha inserito, durante le nostre passeggiate per le vie di una Londra steampunk, alcuni dei nomi più importanti inerenti a quel periodo: non mancherà la rivalità tra Nikola Tesla ed Edison, i crimini di Jack lo squartatore, le indagini di Doyle ecc. La cura per la trama di The Order 1886 è maniacale ma purtroppo è un titolo che ha bisogno di un seguito e che lascerà molte delle questioni ancora aperte tenendo con il fiato sospeso i videogiocatori. Gameplay travagliato Cosa è andato storto direte? Una trama così avvincente, con personaggi così carismatici, cosa può aver fatto adirare il pubblico videoludico? Il gameplay è il tallone d'achille di questo titolo, molti videogiocatori sono rimasti delusi dalla poca giocabilità e dai troppi quick time event. Questi ultimi sono il motivo per il quale molte persone avevano affiancato questo gioco ai famosi titoli cinematografici di Quantic Dream come Fahrenheit ed Heavy Rain, tuttavia è errato dire che The Order 1886 è composto unicamente da queste fasi "sceniche". Non mancheranno, infatti, dei momenti sparatutto in terza persona, con coperture e colpi corpo a corpo, ben strutturati e variegati che non annoieranno e che spezzeranno la monotonia di alcuni dialoghi. Queste sezioni purtroppo sono però ridotte all'osso, rendendo sconcertati i videogiocatori alla ricerca di una sfida, ci ritroveremo interi capitoli composti unicamente da cutscene e dialoghi di personaggi senza la minima possibilità di interagire. Il fattore della poca giocabilità sarebbe sorvolabile se il titolo avesse dalla sua una discreta longevità utile a riempire i "momenti morti” e ad aggiungere alcune sezioni di gioco, come ad esempio quelle stealth praticabili un paio di volte. Questo tuttavia non accade ed il gioco finisce in circa 8 ore senza alcun fattore di rigiocabilità né modalità online, lasciando la sensazione di aver solo visto un buon film. Dettaglio grafico al top Se da un lato il gameplay non porta il titolo tra i capolavori su PlayStation 4, The Order 1886 si difende ottimamente sul lato tecnico. Ready At Dawn è riuscito a creare il gioco con la migliore resa grafica su console, su questo c'è poco da obiettare. Fin dai primi momenti noteremo degli scorci mozzafiato, giochi di luce sensazionali, espressioni facciali uniche e riflessi negli specchi... Ah no, quello no... Non è tutto oro ciò che luccica, come appunto spiegavo pocanzi le imperfezioni ed i compromessi sono presenti, piccoli problemi che però non minano la magnificenza grafica di questo titolo. Dalle prime immagini e dai primi video si aveva il timore che tutti questi poligoni su schermo avrebbero creato dei problemi per quanto riguarda la fluidità e la risoluzione, tuttavia durante tutte le ore di gioco il frame rate è stato granitico sui 30 fps senza cali o scatti improvvisi, 30 frame che riescono a far arrivare la risoluzione di The Order a 1080p anche se con bande nere sul lato superiore ed inferiore dello schermo. Il comparto audio è senza infamia e senza lode, le musiche che accompagneranno le avventure dei nostri fantascentifici cavalieri non recheranno fastidio senza però dargli troppa importanza, mentre il doppiaggio italiano non eccelle, avendo provato anche la versione in inglese, ma risulta tuttavia godibile senza far storcere il naso. Conclusione The Order 1886 è un titolo rischioso, un azzardo, un esperimento di cinema e videogioco che forse non a tutti può piacere. Il mondo dei videogiocatori è troppo vario e bisogna saper bilanciare bene trama e gameplay, cosa che purtroppo il titolo di Ready At Dawn non riesce a fare, sbilanciandosi incredibilmente sul lato scenico, tecnico e storico lasciando alla frutta l'interazione del giocatore con il mondo di gioco. Tuttavia la fetta di persone che hanno apprezzato titoli come Beyond Two Souls dove la sceneggiatura regna sovrana, sapranno godere appieno di personaggi carismatici, filmati mozzafiato ed un finale che genera una voglia irrefrenabile di vedere il seguito. Concludiamo dicendo che questo non è un gioco adatto a chi cerca una sfida vera e propria bensì a chi cerca una storia ed un dettaglio grafico davvero incredibile che sarebbe stato migliore con qualche ora di gioco in più. Pro:
Contro:
Voto: Recensione scritta da Arthas per Go!PSP.it. La riproduzione della stessa, senza il consenso dell'autore, è severamente vietata al di fuori di GBArl.it e Go!PSP.it. |
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