Inviato da: PukkaNaraku il Sunday 29 May 2011 - 11:30
Titolo: Dragon Quest IX - Le Sentinelle Del Cielo (ドラゴンクエストIX星空の守り人, Doragon Kuesuto Nain Hoshizora no Mamoribito, Dragon Quest IX - I Difensori Del Cielo Stellato)
Piattaforma: NDS
Genere: jRpg a Turni
Sviluppatore: Level 5
Produttore: Square-Enix/Nintendo
Multiplayer: Solo Locale (fino a 4 contemporaneamente)
Lingua: Italiano (sottotitolato)
Data di Rilascio: 11/07/2009(JAP) - 11/07/2010(USA) - 23/07/2010(EUR)
Nata nell'ormai lontano 1986, parto della mente del maestro Yuji Horii, che all'epoca si ispirò ad Rpg occidentali come Wizardry e Ultima, e portato su carta dalla sublime penna del papà di Dragon Ball Akira Toriyama, la saga portante dell'allora Enix (ora Square-Enix) Dragon Quest, mietè milioni di vittime fin dal suo esordio in Giappone, seguito qualche anno dopo, nel 1989, in America col nome di Dragon Warrior.
Dopo aver piazzato le basi del genere, ispirando la più fortunata serie di Final Fantasy (almeno all'estero dato che, sul suolo nipponico, le vendite e il prestigio di DQ se le sogna), ed aver varcato i confini del vecchio continente col precedente capitolo per PS2 (Dragon Quest VIII - L'Odissea Del Re Maledetto), la saga, ormai portata a livelli superiori dal Team Level 5, approda per la prima volta con la sua nona incarnazione, sui lidi portatili del Doppio Schermo delle meraviglie Nintendo...riuscirà il piccolo DS a contenere l'immenso mondo di DQ, reggendo il confronto con i suoi fortunatissimi trascorsi su console casalinga? Alla seguente l'ardua sentenza...
Alcuni dei personaggi principali del titolo, tra cui il/la nostro/a protagonista.
Dragon Ball IX...ops Quest…Leggendo il titolo del paragrafo vi starete chiedendo "perché non è stato corretto semplicemente l'errore di battitura?"…beh un motivo c'è e presto lo scopriremo.
L'epopea di DQ non ha mai brillato profondamente per un copione da Oscar, puntando fin da subito su di un'atmosfera tanto fantasy quanto spensierata, con un sempre verde gruppo assortito dalle caratteristiche varie e multi-sfaccettate. La storia che fa da sfondo a questo nono capitolo non si discosta troppo dalla tradizione passata, anche se particolarmente toccante ed ispirata.
Il sipario si leverà sul vostro personaggio (accuratamente creato da zero tramite un sufficientemente vario editor che strizza un po' troppo l'occhio ai personaggi dell'universo di DB), un
Celestiale, sorta di semi-divinità dalle fattezze d'Angelo, alle prese con l'inizio della sua carriera da
Guardiano del Protettorato (il mondo umano), sotto la vigile guida del suo
Mentore Falko. Scopo dei Celestiali è vegliare sul villaggio a loro affidato, affinchè gli umani siano talmente riconoscenti a loro, da recargli profonde preghiere, che agli occhi di queste creature angeliche si materializzano come
"Cristalli di Benessenza", pietre preziose e potenti da donare all'albero della vita
Yggdrasil, che cresce sulle sommità dell'
Osservatorio, celeste dimora dei Celestiali. La leggenda infatti vuole che quando Yggdrasil, carico della Benessenza umana, darà i suoi frutti dorati, giungerà
l'Espresso Celeste che condurrà il Popolo dei Celestiali nel
Regno del Misericordioso (il Dio del mondo di DQ IX), per vivere al suo fianco per l'eternità. Ma ovviamente tradizione vuole, che al raggiungimento di tale scopo qualcosa vada storto, e il nostro celestiale eroe si ritroverà a precipitare nel Protettorato, insieme ai
7 Frutti Dorati dell'albero (vi ricorda qualcosa questo?),
privo dei suoi poteri ed Umano! Da qui l'inizio del suo peregrinare in lungo e in largo, nel tentativo di ritornare all'Osservatorio prima, e alla ricerca dei 7 Frutti dopo, frutti che hanno il potere di far emergere il peggio della natura umana.
Ed eccoci arrivati al lapsus del titolo: questa parte della trama, fin troppo ispirata al capolavoro di
Toriyama, è forse la meno riuscita, anche se si adatta perfettamente alla pur sempre natura portatile del titolo. Sì perché, se da un lato quest'espediente aiuta la giocabilità a puntate (dato che ci ritroveremo a seguire le gesta del nostro eroe che passerà di città in città, quasi a suddividere l'intera avventura in mini-avventure), dall'altro avremo troppo la sensazione di un qualcosa di frammentato, e quindi poco coinvolgente. La situazione migliorerà nettamente nella seconda metà del gioco, rivelando tratti della trama che non ci si sarebbe davvero aspettati, toccando tematiche dalle proporzioni quasi bibliche, ma che purtroppo non verranno affrontati con la dovuta epicità e profondità. Un vero peccato, il potenziale c'era, ed era anche molto.
Inoltre, come detto poc'anzi, la saga di DQ, ha da sempre puntato su un gruppo di comprimari ben assortito, per colmare il vuoto di un
"protagonista muto" e di una storia mai troppo brillante: purtroppo questo capitolo si distinguerà anche per questo, con la
quasi totale assenza di comprimari dalla giusta profondità, così da far scemare ancor di più l'interesse generale. Ma questa è un'altra storia...
L'albero della vita Yggdrasil...il motivo per cui lottare sempre!
Antico e Nuovo TestamentoVolendo restare in tema biblico, mai un titolo è stato più adatto per descrivere in poche parole il
Gameplay di un gioco. Sì perché, altro marchio di fabbrica della saga è sempre stato fin dal primissimo capitolo, una classicità quasi allarmante, tale da far avvicinare ben poche persone, ancora poco avvezze ad un genere abbastanza di nicchia qual è il
jRpg. Merito di questo nono esponente è l'aver rinnovato in parte (o aver finto di rinnovare), una formula di gioco, sì sempre verde ed amata, ma oramai non poco stagnante.
Si inizia con il già accennato
Editor del protagonista, con cui potremo decidere il sesso del nostro alter-ego, per poi passare ad editare statura, carnagione, capelli, occhi, ecc., un po' di tutto insomma. Il risultato sarà sempre molto convincente e dettagliato, grazie ad un motore grafico solido e ben costruito, anche se come già detto, lo stile strizzerà un po' troppo l'occhio all'universo di DB, tant'è che alla fine quasi ogni nostra creazione sembrerà uscire da questo famoso manga. Già questo può darci un'idea di quanto l'immedesimazione sia piuttosto anonima, abbandonando di fatto l'idea di un vero e proprio, nonché unico come accadeva nei precedenti capitoli, protagonista. Quest'aspetto può anche risultare positivo, in quanto punto a favore alla libertà di personalizzazione offerta al giocatore, se non fosse che poi si ripercuote anche sul
Party che andremo a creare: sì avete letto bene, i bei gruppi amalgamati, che accompagnavano il classico "eroe muto" in passato, non li ritroveremo in quest'incarnazione, a favore di una libertà di personalizzazione forse un tantino eccessiva, che ci farà sembrare di aver fra le mani un vero e proprio
MMORPG Off-line, anziché un jRpg. Quindi penserete voi "addio siparietti comici tra vari personaggi, o retroscena commoventi e strappalacrime"? Non del tutto, rispondiamo noi. Fortunatamente ci sarà un piccolo manipolo di comprimari, come la simpatica quanto viziata
Stella o il burbero
Rocko, che accompagneranno il nostro eroe, rendendo il viaggio un po' più frizzante.
Una Corona Slime qui, un Tartascudo lì, una Veste della Serenità là...tante, tantissime combinazioni diverse.
Altro punto in comune con i MMORPG è la possibilità di personalizzare l'intero party (protagonista compreso), anche nella classe di appartenenza, selezionabile tra una mezza dozzina, almeno inizialmente, che raddoppia man mano che si prosegue nella storia portando a compimento le dovute
Quest Speciali. A proposito di
Quest Secondarie, mai un gioco di ruolo ne ha contenute in numeri così spropositati (oltre a quelle presenti nel titolo, circa 120, se ne aggiungeranno altre, una a settimana, tramite
Wi-Fi Connection, per un totale di oltre 200 Quest), anche se poche saranno quelle davvero interessanti e profonde, a favore di un più semplice "esplora il Dungeon e raccogli il tesoro", oppure "raccogli tali oggetti e ti darò una ricompensa".
Ma le novità non terminano qui, e passando oltre, arriviamo alla vera rivoluzione apportata da questo capitolo, che andrà a giustificare anche alcune delle discutibili scelte fatte, ovvero il
Multiplayer. Per la prima volta la saga di jRpg più statica del pianeta introduce il
Multiplayer (almeno in locale) nella sua formula di gioco, e lo fa egregiamente, a dispetto di quel che potrebbe far sospettare il genere di appartenenza. In pratica qualsiasi giocatore potrà, tramite l'apposita opzione, entrare con il proprio Avatar nel mondo di un altro e partecipare alla sua storia. I 2 (o 3 o 4), potranno collaborare fra di loro per battere un Boss particolarmente ostico, o affrontare una Quest particolarmente impegnativa, o semplicemente fare i propri comodi. Collaborando nelle battaglie, oro e exp verranno equamente distribuiti, ma se
l'ospite decidesse di fare da sè, non potrà in nessun modo influenzare e/o proseguire la storia del
giocatore di casa, nè aprire
scrigni chiave (quelli rossi) esclusivi di chi ospita. Ecco spiegata la necessità di non introdurre un party fisso e ben caratterizzato, scelta sì azzardata, ma dal punto di vista innovativo e del divertimento, riuscitissima. Il giocatore che ama vivere l'esperienza classica in solitario, ritroverà tutto quello che un ottimo jRpg deve avere (party a parte), mentre quello più smaliziato, potrà vivere un'esperienza nuova e fresca, in compagnia di massimo 3 amici. Peccato per il mancato uso della
Wi-Fi Connection anche in questo frangente...poter scegliere i propri alleati, avendo a disposizione il mondo intero avrebbe davvero fatto la differenza.
Bizzarre scene......di ordinaria amministrazione.
Fin qui tutte novità più o meno gustose, ma il resto? Beh il resto è marchio di qualità da oltre 20 anni. Il
Battle System è rimasto praticamente invariato dalla sua prima apparizione nel 1986, salvo alcuni accorgimenti ereditati direttamente dal precedente episodio (sempre sviluppato da Level 5), come l'utilissima possibilità di accumulare energie, per un attacco potenziato, restando fermi per un turno, e altre soluzioni che aggiungono non poca profondità strategica alle battaglie. Per il resto ritroveremo i soliti
"Attacco",
"Difesa",
"Magia", ecc. i menù a cui la serie ci ha da sempre abituati.
Tutto ciò potrebbe puzzare di "vecchio" in mezzo a tante novità di rilievo, e magari ciò sarebbe da attribuire al non voler osare troppo da parte degli sviluppatori, se non fosse che hanno pur tentato soluzioni nuove senza però trovare il consenso del pubblico: infatti inizialmente, questo DQ IX, si sarebbe dovuto fregiare anche dell'onore del passaggio da BS classico a turni, a BS di stampo action in tempo reale. Sì avete capito bene, quando fu mostrato per la prima volta questo nono episodio, presentava un BS in tempo reale (molto simile a quello presente nel recente
Blue Dragon: Awakened Shadow per DS), che suscitò subito le ire dei fan giapponesi, costringendo letteralmente gli sviluppatori a fare dietrofront, con il più classico sistema a turni. Reduci da questo repentino cambio di rotta son stati i
combattimenti non più casuali, ultima vera novità apportata da quest'episodio. Finalmente la serie dice addio alla croce e delizia di ogni jRpg che si rispetti, i tanto amati/odiati combattimenti casuali, sostituiti in pompa magna da orde di mostri completamente visibili sulla mappa di gioco, al cui contatto partirà il, tanto voluto dai nipponici, combattimento a turni.
Se tutto questo può far la felicità del giocatore di vecchia data, farà invece storcere il naso a quello più attuale, che avendo tra le mani un prodotto che si vanta di essere al passo coi tempi, con
combattimenti non casuali,
editor dei personaggi,
multiplayer e quant'altro, dovrà poi imbattersi in un BS che oramai sente tutto il peso degli anni, con i suoi difetti e i suoi limiti. Se magari i Level 5 avessero avuto un tantino più di coraggio credendo nel valore del loro lavoro e non cedendo alle ire dei fan, avremmo potuto avere un vero salto generazionale per il genere e per la saga in questione...come magari anche no!
Fatto sta che il lavoro svolto è semplicemente sublime, un perfetto mix di antico e moderno, e forse la vera forza di questo DQ IX sta proprio nel suo essere frammentato, ma restar pur sempre coeso, offrendo un'esperienza unica per una console portatile, nonché estremamente soddisfacente e dannatamente divertente.
Il nostro eroe alle prese con un Attacco Speciale davvero devastante!
Tecnicamente Celestiale!Non appena si accende la console ci si rende conto dell'immensa qualità del lavoro svolto da Level 5 per confezionare questo titolo. Già il filmato iniziale, in stile anime, è una piccola opera d'arte, miscela di gusto e raffinatezza. Non saranno moltissimi i filmati presenti in tutti il gioco, ma ogni volta vederli sarà una sorpresa e un piacere, soprattutto sugli schermi di un DSi XL (dove non sgraneranno particolarmente). Il resto delle scene è realizzato con l'ottimo
Motore Grafico del gioco, che abbandona la classica combinazione di sfondi 3D e Sprites 2D (salvo per i personaggi di contorno, quali gli abitanti dei villaggi), per introdurre anche i personaggi principali completamente in 3D. Ci ritroveremo quindi a girovagare per scenari completamente tridimensionali, alla guida di un personaggio completamente tridimensionale: persino il foltissimo
Bestiario (parliamo di oltre 300 mostri, tra classici riproposti e alcune nuove ideazioni davvero originali e bizzarre) sarà completamente in 3D. Il tutto sarà estremamente dettagliato, dal capello di un personaggio, alla zanna di un orribile mostro: pensate che perfino l'equipaggiamento trova spazio nei dettagli, modificando completamente l'aspetto dei nostri Avatar, portando il livello generale dell'esperienza molto in alto. Saranno oltre 1000 i collezionabili tra accessori, armature, amuleti, elmi, scudi ed armi, a dare ogni volta un aspetto diverso alle nostre creazioni. E parlando di creazioni, non si può non citare un'altra piccola eredità dell'8° capitolo che fa il suo gradito ritorno qui: stiamo parlando del
Pentolone Alchemico, con cui poter realizzare quasi tutto il trovabile nel mondo di gioco, e non solo, anche oggetti ed armi altrimenti introvabili.
Sarà abbandonata anche la classica schermata statica di battaglia, in favore di una più cinematografica telecamera che seguirà i duelli (anch'essi poligonali) da angolazioni sempre diverse. Le animazioni di personaggi e mostri sono quanto di più fluido si possa realizzare, vista la grande mole di poligoni a schermo, con effetti speciali dai colori sgargianti per magie e tecniche. Il tutto si muoverà perfettamente su di una
World Map dalle dimensioni davvero mastodontiche, con una variegata gamma di ambientazioni. Maggior cura forse poteva essere riposta nel
Level Design di Dungeon e Città, forse un po' troppo classici e lineari, poveri di spunti originali. D'altro canto la difficoltà complessiva del titolo, calibrata sul medio-alto, darà del filo da torcere anche ai giocatori più avvezzi al genere, senza mai risultare frustrante per i novizi, anche se alle volte vi costringerà ad un grinding un po' forzato, ma pur sempre piacevole.
Arrivo in un pacifico villagio campestre.
Il
Sonoro inoltre ci regala melodie che arrivano a toccare nell'intimo il giocatore affezionato, come il giocatore occasionale, con riproposizioni di temi classici, quali il Battle Theme o il tema di apertura, oramai stendardo di riconoscimento della saga, con musiche nuove e a dir poco celestiali, composte in occasione di questa nona incarnazione, atte ad esaltare i momenti cruciali della storia.
Ma attenzione, tutto ciò ha un prezzo molto alto. La realizzazione tecnica è superba e il gioco diverte come pochi, generando vera e propria assuefazione: una volta imbarcati in questa epopea, difficilmente riuscirete a staccarvi, se non per l'esaurimento della batteria del vostro DS. Tra
Storyline principale, la miriade di personaggi secondari pronti ad affidarvi i più disparati compiti (oltre alle già citate missioni extra scaricabili ogni settimana), oltre 1000 collezionabili tra oggetti ed armamentari, le infinite possibilità offerte dal
Pentolone Alchemico, e la possibilità di accedere ogni giorno ad uno
Shop Online (sempre tramite Wi-Fi Connection) che mette in vendita oggetti più o meno rari e/o a tema, avremo fra le mani un titolo che ci terrà impegnati per mesi, con una
Longevità che ha davvero dell'inverosimile! Non iniziatelo nemmeno se non avete intenzione di perdervici dentro: i più pigri e distratti di voi, ci passeranno dentro come minimo
40 ore e più di gioco, mentre i più minuziosi sforeranno tranquillamente le
80-100 ore di gioco, anche solo per completarlo parzialmente (io ne ho impiegate ben 80, ma sappiamo quanto son lento! XD).
Scorcio di paesaggio davvero incantevole...l'inizio di una nuova avventura!
Conclusioni:Beh che altro dire di questo
DQ IX - Le Sentinelle Del Cielo? Davvero poco, tranne che, se dopo tutto questo ben di Dio ancora non siete convinti se acquistarlo o meno, passate oltre...mai nessun titolo è stato così pieno di attrattive ed elementi persuasivi all'acquisto come questo, e se ancora non ci è riuscito è solo perché odiate profondamente il genere di appartenenza. Tutti gli altri, scommettiamo invece che, non avranno fatto in tempo a finire di leggere questa recensione, che si saran fiondati dal rivenditore di fiducia per accaparrarsi la propria copia del
Re degli jRpg per Nintendo DS. Vero è che la sensazione di un Capolavoro un tantino mancato c'è tutta...se solo i Level 5 avessero osato quel tanto che basta in più, avremmo potuto giocare al titolo che avrebbe lasciato un segno indelebile nella storia degli jRpg.
PRO:
+Mix perfetto tra classicismo e innovazione;
+Difficoltà medio-alta ben calibrata;
+Character Design e Realizzazione Tecnica di qualità;
+Immenso, immenso e ancora una volta immenso;
+Multiplayer in locale divertentissimo;
+Provoca assuefazione;
CONTRO:
-Mancanza del Multiplayer On-line;
-Level Design migliorabile;
-Storia dall'enorme potenziale poco sfruttato;
-Assenza di un Party ben caratterizzato;
-Provoca assuefazione;
GRAFICA: 9
SONORO: 8,5
GAMEPLAY: 8
LONGEVITA': 10
TOTALE: 9