Console: Wii
Sviluppatore: Sega
Publisher: Platinum games
Genere: Azione
Supporto: DVD
Multiplayer locale: 2
Supporto online: No
Nota: è un gioco mooolto violento, pertanto lo sconsiglio ai minori di 16 anni e ai deboli di stomaco.
Madworld è un gioco piuttosto semplice come concetto, magari un po' difficile da giocare. La storia narra di un'isola in cui sono state tagliate tute le comunicazioni ed è stato diffuso un virus. Il virus ucciderà chiunque in meno di 48 se non berranno l'antidoto, che gli verrà dato solo se uccideranno qualcuno e parteciperanno al “Deathwatching”, le cui regole sono molto semplici: prendete un tubo, un coltello da cucina, un lampione o qualunque altra arma e uccidete qualcuno, e vi sarà dato l'antidoto.
Il gioco inizia con un energumeno che ammazza un concorrente, e poi da uno schermo gigante con su scritto “XIII” viene una voce ?Allora, nessun altro pensa di meritarsi uno sponsor?> Tutti i malcapitati si allontanano, e a questo punto arriva Jack(il nostro protagonista, quello sulla copertina), che con aria altezzosa e noncurante dicendo <Lo voglio io uno sponsor.>. La stessa voce esce dal tabellone dicendo<Sei sicuro? Questo tipo ha fatto a pezzi una dozzina di tipi grossi il triplo di te>. Jack gli tira verso la faccia la sua sigaretta, lui per evitarla abbassa la testa e in quel momento viene colpito-e ucciso-da un pugno di Jack, che con aria altezzosa dice.<Più grossi non significa più forti>E qui ha inizio l'avventura di Jack. Lo scopo del gioco è partecipare al deathwatching e vincere uccidendo tutti i fottuti malcapitati che vi capitano davanti. Tutto ciò può essere fatto in vari modi: prendendoli a pugni, ficcandoli sopra a uno spuntone, spezzandoli in due usando mosse di wrestling, ficcargli un cartello stradale nella testa, tagliandoli a metà con la motosega impiantata nel braccio di Jack, strappargli il cuore e poi stritolarlo(immagine 1), sbatterlo a destra e a sinistra a mo' di cartone animato, bucarli con degli spuntoni attaccati a un autobus(immagine 2-ma chi è quel cretino che ha costruito un autobus con degli spuntoni sulla fiancata?), buttarli sotto un treno... Poi durante l'avventura ci sono i bagni di sangue, piccole variazioni del gioco in cui bisogna uccidere i malcapitati in un determinato modo: sparandoli su un tabellone da freccette con una mazza chiodata, buttarli sotto un treno che va a 200 all'ora, infilarli dentro un reattore o buttarli in una pressa. Questi giochi sono presentati dal campione del deathwatching: il barone nero(immagine 3 a destra), che sarà vittima del gioco da lui presentato per via di quella che sembra sua moglie(immagine 3 a sinistra).
Il tutto in compagnia di 2 simpatici cronisti che sparano parolacce e insulti, ma che fanno anche qualche commento intelligente tipo <Ragazzi, state lontano dalle droghe; bevete alcol come me!>.
Finisco dicendo che Madworld non è un gioco senza trama in cui si ammazza gente senza un motivo, giocateci e ve ne accorgerete.
Non hai detto che il gioco è in bianco e nero...
Scusa se ti faccio qualche critica, ma è solo per aiutarti a migliorare la tua recensione.
Innanzitutto, diciamo che secondo me all'inizio di ogni recensione deve esserci la copertina del gioco (ma ovviamente è solo un "extra")
Poi, ti sei concentrato troppo sulla storia, praticamente non hai parlato del gameplay, della grafica, del sonoro e degli altri dettagli del gioco che dovrebbero esserci in ogni recensione.
È infine, sarebbe carino metterci qualche screen o addirittura un video del gameplay.
Per il resto, io ho MadWorld, ed è seriamente troppo violento per i miei gusti O.o
Non ci siamo.
Descrizione della trama piuttosto inutile e troppo lunga, peraltro.
Hai ignorato un elemento di stile, quello del bianco e nero, troppo importante in Mad World.
Importante perchè dichiarazione di ostentato anticonformismo(un pò forzato, a dire il vero)che è alla base del gioco.
La violenza di Mad World non si può descrivere con "troooooppo violento", riduttivo per quello che il gioco si prefigge facendone la protagonista.
Fornito da Invision Power Board (http://www.invisionboard.com)
© Invision Power Services (http://www.invisionpower.com)