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[RECENSIONE] [PS4 - PS Vita] Grim Fandango Remastered
Johnny Ego

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Messaggio #1 messaggio Friday 27 February 2015 - 22:35


Introduzione


Era il lontano 30 ottobre 1998 quando usciva una delle avventure grafiche più amate di tutti i tempi. Grim Fandango, opera magna di Tim Schafer, è rimasta per anni nel cuore dei giocatori dell'epoca che da qualche giorno possono rivivere quelle emozioni con la rinnovata edizione Remastered per PS4 e PS Vita. A fronte di 14,99€ di spesa si avrà il gioco per entrambi i sistemi con il cross-buy, ma anche la possibilità di passare i salvataggi da una piattaforma all'altra grazie al cross-save.

Molti di voi, come anche il sottoscritto, visti gli scarsi risultati di alcuni rimaneggiamenti in salsa HD rimarranno sospettosi al vedere la parola Remastered accanto ad un titolone di questo calibro. Oltretutto, vista l'età stessa del gioco, ci si dovrebbe aspettare qualcosa di epico e spettacolare, ma sarà davvero così?


Hijole! Glottis, suona quel pianoforte...




Prima di entrare nel lato tecnico del gioco parliamo di quello artistico. Come tutte le avventure grafiche che si rispettino l'ambientazione ed il lato visivo incidono pesantemente sulla qualità del titolo e Grim Fandango non è da meno. Il nostro ossuto protagonista, perchè di scheletri stiamo parlando, è Manuel Calavera, agente di viaggio per le anime defunte. La storia riprende infatti la concezione azteca della morte, dove i defunti devono compiere un viaggio purificatore molto lungo prima di raggiungere il nono aldilà, la terra dell'eterno riposo. In un contesto tipico degli anni 50 ritroviamo Manny e amici a muoversi per le strade di El Midollo, grande metropoli dal sapore fortemente messicano. Da questo paese proviene anche il tratto dei personaggi molto ispirati alle Calaca, scheletri vestiti in abiti civili. Mescolando tutti questi elementi, con l'aggiunta di un pizzico di Noir alla Casablanca, il risultato è un esperienza visivamente appagante dai toni satirici e divertenti.

Durante le vostre scorribande nell'Ottavo Aldilà incontrerete molti personaggi e, cosa rara purtroppo per i titoli moderni, ve li porterete dietro tutta l'avventura incontrandoli in posti che non avreste immaginato. Conoscerete la storia del Sig. Celso, prenderete in giro Chowchilla Charlie e amerete la splendida Meche. Come tradizione delle avventure Lucas Arts avrete da risolvere molti enigmi per proseguire nelle vostre avventure, quindi preparatevi a risvegliare il vostro pensiero laterale! Infatti saranno quasi assurde alcune soluzioni escogitate da Manny per proseguire il suo viaggio, ma quasi sempre dettate da una bizzarra logica (i piccioni avranno paura di Sigmund Freud?). Dimenticatevi Quick Time Events, timer o segnalini sula mappa, qui si parla di vecchia scuola e il gioco lo fate voi. Non esiste auto-save, quindi bisogna ricordarsi di salvare spesso! Sarà grande la soddisfazione di aver risolto un enigma da soli (ma qui non sono quelli alla Layton) e vedere quali assurdità saprete tiare fuori per non essere germogliati. Avete capito bene, in questo mondo sono tutti morti, quindi a cosa servono le pistole? Servono per farti fiorire in tanti mazzetti di fiori, cancellandoti dall'esistenza. grazie a proiettili caricati con germoglina.


Siamo api o siamo mosche?




A livello tecnico l'originale fine anni 90 fece scalpore. Si passò infatti dal 2D tipico del genere ad un 3D per i personaggi con fondali ed elementi pre-renderizzati, stile ripreso più avanti da titoli come i primi Resident Evil. I Double Fine, curatori della versione moderna, hanno avuto una grossa responsabilità nel rimaneggiare questo titolo ma anche un'occasione per correggere e migliorare tutti i bug e i glitch che nell'era dei modem 56k non potevano essere corretti con mille patch come oggi. Purtroppo bisogna dire che è stato fatto veramente poco. Un titolo di quasi 20 anni fa avrebbe potuto essere migliorato tantissimo, invece a livello grafico troviamo un incremento di qualità solo per i personaggi in 3D e il sistema delle ombre, tutto qui. I fondali sono stati banalmente upscalati, in alcuni punti anche in modo approssimativo, e addirittura è stato mantenuto il formato 4:3 della versione originale. Infatti il gioco sara renderizzato con due bordi ai lati o, se scelta l'opzione 16:9, verrà allungato orizzontalmente deformando l'immagine. Un esempio dei bordi e un confronto fra l'originale ed il Remaster è nelle immagini qui sotto.

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Se dal lato estetico non è stato fatto quasi nulla, su quello tecnico si va peggio. Anche se la situazione è migliorata moltissimo dopo le due patch rilasciate, chi ha giocato il giorno dell'uscita ha avuto molti problemi, sottoscritto compreso. Sono riemersi bug della versione originale, cosa agghiacciante visto che erano ben noti, come bocche volanti sopra la testa del personaggio, mancati passaggi di scenario e altri ancora. Personalmente ho trovato frustrante vedere Manny smettere di camminare e muoversi per traslazione passando attraverso scale e pareti. Resettare il gioco non correggeva il problema, che si ripresentava al compiersi dell'azione di gioco incriminata. Se non si salvava da diversi minuti la cosa può diventare frustrante. Solo con la seconda patch si è avuto un netto miglioramento, ma ancora diverse volte è comparso quel glitch che però adesso si risolve da solo nel caso il personaggio debba compiere un animazione scriptata.

Ovviamente sono stati introdotti i trofei, numerosi trofei. Bisogna ammettere che però sono stati messi in modo da spingere il giocatore ad esplorare tutto ed ascoltare i divertentissimi dialoghi con i vari personaggi, ricolmi anche di citazioni e battute divertenti. Resta comunque un titolo non lunghissimo, 5/6 ore per chi lo conosce già, il doppio per chi non ci ha mai giocato.

Conclusioni


Tirando le somme bisogna ammettere che la parola Remaster è forse eccessiva, sarebbe più corretto definirlo un porting abbellito. Resta però intatto tutto il fascino del gioco, la sua ironia pungente ed il sarcasmo dal tono macabro che faranno felici i nostalgici come il sottoscritto, che non si pente affatto della cifra spesa. Se avete una buona cultura dei film noir e delle ambientazioni anni 50 saprete cogliere anche tutte quelle citazioni sottili sparse per il gioco e alcuni enigmi vi sorprenderanno per la loro risoluzione.

Pro
+ Audio italiano originale e di buona qualità
+ Nessun taglio o censura
+ Storia semplice ma affascinante e profonda
+ La giacca dalle tasche infinite di Manny

Contro
- Bug trascinati dalla versione originale (ma corretti quasi tutti)
- 16:9 deformato
- Conversione approssimativa dei fondali
- Frame-rate poco costante su PS Vita


VOTO FINALE:


Recensione scritta da Johnny Ego per Go!PSP.it.
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